Berni Campagnaro
Sono un collega di Berni, in questo momento lei sta controllando la fatturazione, rivedendo la contabilità generale, rispondendo a una trentina di telefonate e cercando di risolvere vari problemi, alcuni assolutamente banali, altri essenziali, che le sono stati sottoposti. Non è un caso che la frase più usuale tra di noi sia ”lo chiedo a Berni”, mantra rassicurante che recitiamo nei momenti di smarrimento. Dunque non può adesso trovare il tempo per parlare di sé, non ce la fa a seguire un altro incarico. Naturalmente non è vero, ce la farebbe sicuramente, magari guardandosi in giro per vedere se qualcuno di noi ha bisogno d’aiuto, ma come farebbe a dire che è il riferimento di tutti noi? Sarebbe vero, ma la costringerebbe a rivelarsi, ad uscire allo scoperto, veramente troppo per chi è abituata a sottrarsi alla visibilità. Dunque ora non c’è, è occupata e dovrei essere io a dire tutto quello che fa. Fa di tutto, ma i confini del suo fare veramente non li conosco bene: un attimo che vado a chiedere a Berni.