ANTONIO LIGABUE

9788857238302

ANTONIO LIGABUE

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Ean 9788857238302
TitoloANTONIO LIGABUE
AutoreAA.VV.
EditoreSKIRA
CollanaCATALOGHI
Data pubblicazione07/03/2018
La triste odissea di Antonio Ligabue inizia a Zurigo il 18 dicembre 1899, quando Elisabetta Costa, emigrata italiana, lo dà alla luce un emigrato, Bonfiglio Laccabue, originario di Gualtieri (Reggio Emilia), sposa la donna e riconosce il bambino, pur non essendone il padre - Antonio è già stato dato in affido a una famiglia svizzero-tedesca. Nel 1919, dopo una vita errabonda e travagliata, di cui si ricorda la passione per gli animali e per il disegno, viene espulso dalla Svizzera. Approda a Gualtieri: parla il tedesco, fa, per sopravvivere, i lavori più umili, come lo scarriolante sugli argini del Po, dorme per anni in un capanno nella golena, in qualche stalla e fienile. Ormai 'straniero in terra straniera', sa che la patria è perduta e che d'ora in poi sarà il tempo dell'esilio. Lo salvano dal naufragio la volontà e la consapevolezza di essere artista: scolpisce con l'argilla che trova nei campi disegna animali e dipinge intensamente dopo l'incontro, nell'inverno 1928-1929, con Marino Mazzacurati. Irriso e umiliato, vive tra ostilità e indifferenza subisce tre ricoveri nell'Istituto psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, ma sarebbe fuorviante classificarlo tra i 'naif' o gli artisti della 'follia': Ligabue è un 'espressionista tragico', cui si debbono opere di straordinario fascino e forza comunicativa, nelle quali convivono visionarietà e gusto decorativo. Lo testimoniano i dipinti delle lotte senza tregua tra gli animali selvaggi, e gli autoritratti, specchio di un disagio esistenziale che non può essere lenito. Il suo valore di artista è a lungo non riconosciuto - cede le proprie opere in cambio di ciò che gli serve per vivere - solo nella seconda metà degli anni cinquanta cresce l'interesse per i suoi lavori. Ma la malattia e la morte battono alla porta: Antonio Ligabue scompare il 27 maggio 1965.