Per secoli, la Storia dell'arte ha relegato le donne ai margini, rendendole muse o eccezioni alla regola in un pantheon dominato dagli uomini. Con uno sguardo radicale e innovativo, Griselda Pollock e Rozsika Parker mostrano come la Storia dell'arte non sia un racconto neutro, ma un sistema di linguaggi, criteri e valori modellati per definire l'arte come spazio di creazione esclusivamente maschile. Non si tratta quindi solo di aggiungere qualche figura femminile a un canone consolidato, ma di mettere in discussione i presupposti stessi della disciplina costruiti strategicamente sull'esclusione delle artiste. Un classico della critica d'arte femminista finalmente disponibile in italiano, che continua a essere una risorsa essenziale per chiunque voglia comprendere non solo la storia dell'arte, ma il modo in cui il potere plasma la cultura attraverso l'ideologia.