Nel Messico degli anni trenta e quaranta si verificò un’eccezionale concentrazione di fermenti artistici, sociali e politici. Ai grandi artisti viventi in Messico (dalla Kahlo a Siqueiros, da Rivera ad Álvarez Bravo) si unirono alcuni dei più eminenti esponenti dell’arte, della fotografia e della politica provenienti da tutto il mondo: da Ejzenštejn, che girò Que viva Mexico!, a Breton, alla Modotti a Weston, a Trotzkij, alla Freund.