GIARDINO DEL MEDITERRANEO - STORIE E PAESAGGI DA OMERO ALL'ANTROPOCENE

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GIARDINO DEL MEDITERRANEO - STORIE E PAESAGGI DA OMERO ALL'ANTROPOCENE

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Ean 9788842826262
TitoloGIARDINO DEL MEDITERRANEO - STORIE E PAESAGGI DA OMERO ALL'ANTROPOCENE
AutoreBARBERA GIUSEPPE
EditoreIL SAGGIATORE
CollanaLA CULTURA
Data pubblicazione20/05/2021
La bellezza del paesaggio mediterraneo può rimandarci all'immagine del paradiso terrestre: i generosi boschi di olivi che con le loro esistenze millenarie ingannano il passare del tempo i giardini verdeggianti di capperi e zibibbo, ostinatamente coltivati sulla terra «africana» di Pantelleria le arance, i limoni, i mandarini che esplodono scintillanti di giallo e arancione tra il castello di Maredolce e le coste di Grecia, Tunisia, Spagna i resti preistorici di leccio e sughera, olivastri e filliree, sepolti e riscoperti all'interno di grotte ombrose. A differenza dell'Eden biblico, però, questa realtà possiamo visitarla ogni volta che lo desideriamo e in ogni pianta riconoscere un istante della nostra storia. Giuseppe Barbera ci guida in un viaggio inebriante nella diversità di profumi, colori, suoni e sensazioni che compongono questi territori: tra vita e cultura, botanica e mitologia, mondo esteriore e mondo interiore, Barbera ripercorre i molteplici incontri di uomo e natura sulle sponde del Mediterraneo attraverso le tracce che hanno lasciato in Sicilia, luogo simbolo per leggere l'evoluzione del paesaggio nell'Antropocene. Dai misteriosi legami che uniscono i fichidindia della campagna etnea e i nopalitos del Messico azteco alle colline sopra Pergusa, coperte di «bellissimo frumento, dono prezioso di Cerere», come le descrisse Goethe nel suo Grand Tour dalla devastazione degli agrumeti della Conca D'Oro durante il «sacco di Palermo» al recupero della Kolymbethra, per decenni lasciata al degrado e all'oblio nell'antichissimo bosco di mandorli e olivi della Valle dei Templi fino alle «cattedrali nel deserto» che hanno stravolto il territorio di Gela in favore di un'industrializzazione effimera quanto il miraggio della presenza di giacimenti petroliferi. 'Il giardino del Mediterraneo' è il racconto di questa irripetibile anomalia geografico-umana durante le epoche passate e, allo stesso tempo, una riflessione sul modo in cui possiamo preservarla dalle nostre autodistruttive manipolazioni presenti e future. Un punto di vista inedito su ciò che ci circonda, per capire che un paesaggio non è solo alberi e frutti e terra: è la meraviglia invisibile è lo sguardo di chi lo abita.