FERRARI CRISI E RISCATTO - DA SURTEES A HAMILTON DISSIDI TRAGEDIE FLOP E GRANDI TRIONFI

9788892784468

FERRARI CRISI E RISCATTO - DA SURTEES A HAMILTON DISSIDI TRAGEDIE FLOP E GRANDI TRIONFI

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Ean 9788892784468
TitoloFERRARI CRISI E RISCATTO - DA SURTEES A HAMILTON DISSIDI TRAGEDIE FLOP E GRANDI TRIONFI
AutoreCISARIO ADRIANO
EditoreULTRA
CollanaULTRA SPORT
Data pubblicazione prevista23/05/2025
La Ferrari è un mito, su questo non ci sono dubbi. D'altronde, la scuderia di Maranello è l'unica ad aver preso parte a tutti i campionati di Formula 1, la categoria regina del motorsport, a partire dalla sua inaugurazione nel 1950. Ma non sempre passione, esperienza e dedizione assolute bastano a garantire il successo. Infatti, dopo le prime travolgenti affermazioni mondiali con Ascari (1952 e 1953), Fangio (1956), Hawthorn (1958), Hill (1961) e Surtees (1964), la Rossa ha dovuto affrontare tre lunghi cicli di digiuno intermittente: quello interrotto da Niki Lauda dopo undici anni nel 1975, quello durato dal trionfo del 1979 di Jody Scheckter all'inizio dell'era Schumacher nel 2000 e quello, purtroppo ancora in corso, iniziato l'indomani della vittoria di Kimi Raikkonen nel 2007. Un grande esperto di cose ferrariste come Adriano Cisario passa al vaglio queste parentesi temporali individuandovi i punti di snodo, rievocando le decisioni che hanno indirizzato (e a volte squassato) l'attività della Ferrari in quegli anni e riportando fatti, curiosità e dichiarazioni poco noti e a volte sorprendenti. Quanti ricordano o sanno, per esempio, che nel 1982 Enzo Ferrari aveva deciso di fare a meno di Gilles Villeneuve? Oppure che nel 1992 l'ipotesi del ritiro della scuderia dalla Formula 1 venne presa in seria considerazione? O ancora che Prost era pronto a tornare nel 1996 ma fu 'bruciato' da Michael Schumacher? Di vicenda in vicenda, si arriva fino ai giorni nostri, col mancato rinnovo del contratto che tanto ha deluso Sebastian Vettel, fino all'ultimo, grande colpo: l'ingaggio del campionissimo Lewis Hamilton, anche lui alle prese con un digiuno personale che dura dal 2020 e quindi ben deciso a entrare, insieme alla Rossa, nell'ultra-leggenda della Formula 1.