GALATEO E BON TON MODERNO MA NON TROPPO - LA BUONE MANIERE IERI E OGGI

9788876675980

GALATEO E BON TON MODERNO MA NON TROPPO - LA BUONE MANIERE IERI E OGGI

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Ean 9788876675980
TitoloGALATEO E BON TON MODERNO MA NON TROPPO - LA BUONE MANIERE IERI E OGGI
AutoreDELLA CASA G. - COLUMBANO S.
EditoreCESATI
CollanaCILIEGIE
Data pubblicazione30/11/2017
Le buone maniere sono un po' come la lingua italiana: tutti pensiamo di conoscerle perfettamente. Forse è vero per alcune regole base del bon ton, soprattutto di quello a tavola: forchetta a sinistra, coltello a destra, vietato sbadigliare, tenere i gomiti fuori dalla tavola sono i tre 'comandamenti' che in molti hanno ormai fatto propri. E il resto? Per esempio: è cortese augurare 'buon appetito' all'inizio di un pasto? E chiedere 'mi passi il sale?' O offrire al nostro vicino di sedia un assaggio del nostro piatto di pasta? Ancora: è opportuno affrontare un argomento sconosciuto alle persone che abbiamo di fronte? E qual è il passo giusto da tenere quando si passeggia? Come orientarsi tra i modi corretti e quelli da evitare? Il bon ton segue il suo Nord: la letteratura e, in particolare, il Galateo di Giovanni Della Casa, il primo trattato sulle buone maniere scritto dal monsignore toscano tra il 1551 e il 1555, il quale ben aveva in mente il suo lettore 'ideale': «chiunque si dispone di vivere non per le solitudini o ne' romitorii, ma nelle città e tra gli uomini» non prìncipi, non «altre eccellenzie», dunque, ma le persone comuni. Stella polare del 'viaggio tra gli uomini' che l'autore compie e poi riporta su carta, non è la perfezione, piuttosto la moderazione, e la discrezione: comportarsi con gentilezza, nel rispetto dei 'confini' dell'altro - senza mai offendere con parole, gesti, modi - e dell''usanza comune'. Questo rende il Galateo un libro sulla convivenza civile, e un libro moderno che vale la pena ri-leggere - o leggere per la prima volta. Dunque si parte qui proprio dal testo, riproposto in versione integrale, perché possiamo coglierne i consigli di comportamento, ma anche il tono narrativo, le massime e le riflessioni. Nel viaggio attraverso le buone maniere, la penna acuta del monsignore si alterna in ogni capitolo a quella ironica e moderna di Silvia Columbano, che dialoga con la sua 'bussola' Della Casa. Il Galateo viene così ripercorso, riletto e rivestito (tramite schede, approfondimenti e un layout grafico in stile retrò) cucendo, tagliando, aggiornando e adattando alcune regole ormai datate, aggiungendone altre, che si calano nei giorni nostri e possono aiutarci a rendere (e a rendere agli altri) la vita quotidiana più semplice: in viaggio e durante una cena, al supermercato, in ufficio, in vacanza, al cinema, sui social network e anche quando scriviamo o riceviamo una e-mail. Non dobbiamo aspettare un invito formale per sfoderare un po' di buone maniere: Giovanni Della Casa ci insegna piuttosto a pensarle come un muscolo, da allenare «ogni dì molte volte».