Pochi musicisti hanno saputo influenzare l'immaginario collettivo fino ad assurgere a icone, bandiere rivoluzionarie, poster generazionali: Kurt Cobain, per esempio, o David Bowie, Paul McCartney. E, senza dubbio, lui: Lou Reed. Genio sregolato, persona e personaggio, adolescente rabbioso sputato dai sobborghi di New York, pioniere di un nuovo modo di fare musica che ha poi creato stelle immortali: da Patti Smith ai REM, dai Joy Division ai Nirvana. Con uno scritto di Patti Smith e due conversazioni con William S. Burroughs e Paul Auster.