Quando Loris, il nostro narratore, incontra Lunanzio, non c'è alcun dubbio: Lunanzio è un vero enigma ambulante. Apparso dal nulla in un giorno qualunque del 2006, vestito e truccato come un attore uscito da un vecchio film in bianco e nero, Lunanzio parla come un cavaliere d'altri tempi, pensa come un poeta barocco e si muove con la grazia di un cartone animato. Loris tenta disperatamente di raccontare la vera storia del suo ormai amico/alter ego/ Doppelgänger ma, tra inciampi, monologhi infiniti e cadute (letteralmente) di stile, scopre che seguire il filo logico di Lunanzio è come tentare di addomesticare un tornado. Ogni parola è una sorpresa, ogni movimento una gag comica e ogni conversazione un giro sulle montagne russe della fantasia. Ma l'ottimo narratore riprende le redini della storia (anzi, delle storie) e, nonostante le interruzioni, racconta di avventure, di draghi, di donzelle da salvare e di un personaggio che sfida tutte le regole con un sorriso sornione e una teatralità che vi faranno innamorare di lui. Se siete pronti a ridere, riflettere e, sì, a perdervi un po' nella narrazione, allora questo è il libro giusto per voi. Mettetevi comodi e lasciate che Lunanzio e Loris vi portino a spasso in un mondo surreale e irresistibile.