A Kyôto in un vicolo di Shômen-dôri c'è il ristorante Kamogawa: un luogo caldo, appartato. Un posto dove riassaporare i propri ricordi. A gestirlo, ormai da anni, ci sono un padre e una figlia, conosciuti come gli investigatori degli enigmi culinari, poiché abilissimi nel rintracciare gli ingredienti perfetti per i piatti del cuore di ogni avventore: come Kitano Kyôsuke, nuotatore olimpionico ossessionato dal bentô all'alga nori preparatogli dal padre ogni giorno o Takeda Kana, giornalista gastronomica che vorrebbe scoprire il segreto del cibo preferito di suo figlio, all'apparenza un semplice hamburger oppure Onodera Katsuji, che sogna di mangiare ancora una volta la soba cinese che ordinava a una bancarella e rivivere così certi istanti della sua giovinezza. Nel secondo capitolo dei detective del cibo, tra tofu, germogli di bambù, te matcha, alga wakame e decine di altri sapori, sarà lo chef Nagare ad aiutarli, scovando le ricette che cercavano e gettando una luce tutta diversa sui momenti più significativi delle loro vite.