'La Certosa di Parma' (1839) è un affresco romanzesco che attraversa Bonaparte, Waterloo, i regni italiani e le loro lotte intestine. Un grande racconto politico che è anche una commedia umana, un romanzo di formazione che segue il percorso spirituale di Fabrizio del Dongo, vittima dell'ironia tagliente di Stendhal. Specchio itinerante lungo le strade italiane, il romanzo trae il suo fascino dai paesaggi sublimi della Lombardia e dell'Emilia, e dal ricordo di un Rinascimento sognato. Rampollo di una nobile famiglia, affascinato dal mito di Napoleone, Fabrizio del Dongo arriva a Waterloo proprio mentre infuria la battaglia. Ma il destino gli negherà la carriera militare, spingendolo verso la vita ecclesiastica. Una scelta accettata con distacco, perché il vero motore della sua esistenza rimane l'amore. Pubblicato nel 1839, La Certosa di Parma è un racconto avventuroso che sfugge alla gravità della vita, esaltando l'eroismo. In questo romanzo moderno, che è al contempo una sottile satira del potere e della corte di Parma, gli italiani ritrovano la loro cultura. Eppure, quest'opera resta legata all'antica tradizione narrativa, dove l'avventura si intreccia a un clima di felicità e leggerezza.