SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO - CON IL RACCONTO INEDITO DI FLIRT PRIMA DI BATTERSI

9788804724889

SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO - CON IL RACCONTO INEDITO DI FLIRT PRIMA DI BATTERSI

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Ean 9788804724889
TitoloSENTIERO DEI NIDI DI RAGNO - CON IL RACCONTO INEDITO DI FLIRT PRIMA DI BATTERSI
AutoreCALVINO ITALO
EditoreMONDADORI
CollanaOSCAR MODERNI. CULT
Data pubblicazione19/05/2020
«Un ragazzo del carrugio, sboccato e innocente, cencioso e maligno, fratello di una prostituta e ruffianello di tutti i volenterosi di passaggio, vien messo su contro i tedeschi e ruba a un marinaio, ch'è in camera con la sorella, la pistola. Tutto nasce di qua. Pin, che dei grandi si fa beffe, vuole tenersi la pistola e la nasconde tra i 'nidi di ragno', un posto che sa lui.» Così Cesare Pavese, nel 1947, presenta 'Il sentiero dei nidi di ragno', che di Calvino è il romanzo d'esordio e il primo capolavoro. A farlo 'diventare Calvino' è stata l'esperienza della guerra: «La partecipazione alla Resistenza» scrive Mario Barenghi «segna per lui una decisiva maturazione sul piano umano, prima ancora che intellettuale. Ora sa di avere da raccontare cose importanti il problema è trovare la chiave giusta, la giusta angolazione». Una tappa di questa ricerca - ripercorsa dallo stesso Calvino in quella vera e propria bussola per il lettore e lo studioso che è la Prefazione 1964 al 'Sentiero dei nidi di ragno' - è il racconto del 1946 'Flirt prima di battersi'. Rimasto finora inedito, ma presente in diversi progetti narrativi di Calvino, è la storia di un amore acerbo e controverso, troncato dalla scelta del protagonista di unirsi alla lotta partigiana. Un protagonista nel quale non è difficile riconoscere tratti dell'autore stesso: «Ero stato, prima d'andare coi partigiani, un giovane borghese sempre vissuto in famiglia il mio tranquillo antifascismo era prima di tutto opposizione al culto della forza guerresca, una questione di stile, di 'sense of humour', e tutt'a un tratto la coerenza con le mie opinioni mi portava in mezzo alla violenza partigiana, a misurarmi su quel metro. Fu un trauma, il primo...».