Gli indiani Anishnabek (anche detti Ojibway o Chippewa) hanno un'antica leggenda a proposito dell''acchiappasogni' o dreamcatcher. Si racconta che una nonna, di nome Nokomis, fermò il proprio nipote nell'atto di uccidere un ragno e in cambio il ragno regalò alla donna una ragnatela magica, dicendole che andava appesa sopra il letto: attraverso il suo foro centrale sarebbero passati i sogni belli, mentre quelli brutti sarebbero stati trattenuti dai fili della ragnatela e si sarebbero dissolti all'alba, al contrario di quelli buoni che ci avrebbero visitato ancora. 'Diario di un sognatore' è fatto di trentaquattro visioni, sogni a occhi chiusi e a occhi aperti. Le visioni, che sono nitide quanto - se non più - la realtà, sono in grado di condurci in mondi o dimensioni capaci di creare e sviluppare le nostre più ardite speranze o illusioni. Indicano la 'Via'. E questo perché sognare è arte e arte è sognare.