'Riteniamo senz'altro assurda la convinzione di coloro che sostengono che la pratica del mangiar carne abbia fondamento naturale.' 'Bruta animalia ratione uti (Gli animali usano la ragione)' e 'De esu carnium (Sul mangiar carne)' fanno parte dei testi sugli animali di Plutarco. Il primo, un dialogo tra Ulisse e uno degli uomini trasformati in maiali da Circe, dimostra inconfutabilmente che la natura suina (e in generale quella animale) è superiore a quella umana. Il secondo, più tagliente, è dedicato alla crudeltà del mangiare carne. Quasi duemila anni fa, Plutarco sorprende con una visione rivoluzionaria e ci invita a riflettere sul nostro rapporto con gli altri esseri viventi, parlando al cuore (e alla coscienza) del lettore di oggi.