INCUNABOLI DI PASOLINI - LE EDIZIONI FRIULANE 1942-1953 NELLA BIBLIOTECA DI BRUNO LUCCI

9788894911756

INCUNABOLI DI PASOLINI - LE EDIZIONI FRIULANE 1942-1953 NELLA BIBLIOTECA DI BRUNO LUCCI

19,00 €
Contatta la libreria Libro fuori catalogo
Ean 9788894911756
TitoloINCUNABOLI DI PASOLINI - LE EDIZIONI FRIULANE 1942-1953 NELLA BIBLIOTECA DI BRUNO LUCCI
AutoreAA.VV.
EditoreRONZANI EDITORE
CollanaSTORIA E CULTURE DEL LIBRO. DOCUMENTA
Data pubblicazione22/02/2023
«Sembra che si sia formato in una arcadia letteraria barbarica priva di modelli, che sperimenti una voce arcaica»: così Umberto Saba parlava, in una lettera inedita del 1952 ad Anita Pittoni, degli inizi friulani di Pasolini (quando già viveva a Roma dal 1950), cesellando che 'i grandi poeti si vedono dalle poesie che sbagliano'. Erano sbagliate le Poesie a Casarsa del 1942? E le prove poetiche dello Stroligut del 1944-1946? E l'ideazione di una Academiuta di lenga furlana nel 1945? E ancora, in pochi mesi, le plaquette Poesie, I pianti, Diarii, Dov'è la mia patria? In quegli anni, tra Versuta, San Vito e Casarsa, il rabdomante Pasolini cercava la sua vena d'acqua, in un lembo di terra ricco di risorgive e di case contadine dove, raccontava, 'sotto l'acqua vivo di deliziosi sotterfugi, perfettamente felice di essere nascosto'. Pane e poesia, pane, polenta e lingua friulana. In questo terso paesaggio atmosferico, fatto di privazioni, germogliano i suoi incunaboli, editi in carattere bodoniano da fierissime microtipografie artigianali per poi venire donati ad amici e venduti, forse, alle sagre. Prove poetiche, di valore modestissimo e con molte, troppe, possibilità di rimanere incomprese: così il timidissimo Pasolini confessava a Francesco Arcangeli. Partendo da una delle maggiori biblioteche private di letteratura friulana, quella di Bruno Lucci, alcuni studiosi, di diversa provenienza a tutti legati per biografia al Friuli, hanno ripreso tra le mani questi poveri e delicatissimi reperti editoriali che Pasolini stesso, a Roma, ha cercato di nascondere, mimetizzare. Come manufatti leggeri e vaganti sono stati analizzati con i ferri della bibliografia (abbiamo in assoluto la prima bibliografia delle edizioni pasoliniane in lingua friulana), della letteratura e della poesia.