PACE AL PRIMO POSTO - SCRITTI E DISCORSI DI POLITICA INTERNAZIONALE 1972 - 1984

9788855224666

PACE AL PRIMO POSTO - SCRITTI E DISCORSI DI POLITICA INTERNAZIONALE 1972 - 1984

30,00 €
25,50 € Risparmia 15%
-15%
Attualmente non disponibile
Normalmente procurabile in 5 giorni lavorativi
Quantità

Ean 9788855224666
TitoloPACE AL PRIMO POSTO - SCRITTI E DISCORSI DI POLITICA INTERNAZIONALE 1972 - 1984
AutoreBERLINGUER ENRICO HÖBEL A. (CUR.)
EditoreDONZELLI
CollanaSAGGI. STORIA E SCIENZE SOCIALI
Data pubblicazione28/04/2023
Passione, rigore, propensione ad anticipare i tempi e a superare steccati: ciò che ha segnato l'azione di Enrico Berlinguer nella politica italiana emerge con ancora maggior forza in campo internazionale. È quanto rivelano i discorsi, gli articoli e le interviste raccolti da Alexander Höbel in questo volume, a partire dal 1972, quando Berlinguer assume la guida del Pci. Sono gli anni degli euromissili, dell'invasione sovietica in Afghanistan, dell'escalation nucleare, della guerra in Libano ma lo sguardo del segretario sa andare anche oltre e in profondità. Per la prima volta nella storia, intuisce, il mondo è strettamente interconnesso e il suo cuore non è più l'Occidente: è necessario cooperare con le nuove realtà emergenti, anche per il bene stesso dei paesi industrializzati, i quali solo in questo modo potranno uscire dalla crisi. Una capacità di visione che coinvolge la Cee e l'intera Europa («senza un contributo ai problemi dell'Est - afferma - non vi sarà sicurezza e sviluppo») e include l'Italia, per cui l'«austerità» qui invocata diventa strumento globale di efficienza e giustizia, per superare un sistema caratterizzato dall'individualismo più sfrenato, dal «consumismo più dissennato». Lo stesso Pci, di cui con orgoglio, in uno straordinario discorso pronunciato nel 1976 a Mosca, al congresso del Pcus, rivendica la storia all'insegna della democrazia e della libertà, deve intraprendere una «terza via» che vada oltre il modello socialdemocratico e il «socialismo reale», accogliere le spinte anticapitalistiche provenienti anche dai movimenti di ispirazione cristiana, aprirsi alle istanze ambientaliste, alle battaglie femministe. È la pace l'obiettivo su cui è costantemente focalizzato Berlinguer una meta legata a multipolarismo e cooperazione, che si fa nelle sue parole tema spinoso e urticante, pungolo che sollecita all'azione, che impone una battaglia intransigente e a tutto campo contro le diseguaglianze, non solo economiche, perché «una pace non precaria, ma solida, duratura, per essere tale non può che essere fondata sulla giustizia».