Pur essendo un instancabile uomo d’azione, Gaston Courtois non trascurava la vita contemplativa e trascorreva, ogni giorno, lunghe ore in preghiera e in colloquio “ai piedi del Maestro-. Aveva l’abitudine di scrivere, “quasi sotto dettatura del Signore', i suoi quaderni: in tasca ne aveva sempre uno. Quelle pagine di riflessione — qua accuratamente selezionate da Agnès Richomme — sono l’espressione massima del suo rapporto intimo con Dio e rappresentano un’eredità preziosa, una potente testimonianza di fede da cui attingere quotidianamente.