SOGNO DI ACHILLE - IL ROMANZO DI GIGI RIVA

9788832966596

SOGNO DI ACHILLE - IL ROMANZO DI GIGI RIVA

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Ean 9788832966596
TitoloSOGNO DI ACHILLE - IL ROMANZO DI GIGI RIVA
AutoreVULPIO CARLO
EditoreCHIARELETTERE
CollanaNARRAZIONI
Data pubblicazione20/02/2024
'La prima cosa che capì da bambino fu che erano poveri.' Comincia così il romanzo di un uomo e di un mito, Gigi Riva. Storia di riscatto e di liberazione, com'è sempre stato per i grandi del calcio, da Pelé a Maradona a Messi, a voler citare solo i mostri sacri: e Riva è uno di questi. Storia di successi e imprese memorabili, ma anche di cadute, ferite e delusioni. Corre Riva, e con lui corre la storia d'Italia, attraverso anni belli e drammatici, di conquiste civili e sociali (lo Statuto dei lavoratori, le leggi sulla parità dei coniugi, sul divorzio, sulla previdenza sociale) scandite dalle bombe delle stragi che inaugurarono gli anni di piombo. Storia incalzante, appassionata romanzo di formazione e fotografia di come eravamo, un paese che provava a darsi un'identità, a diventare moderno. Storia di un popolo, anzi di una nazione, la Sardegna, immortalata nell'anno in cui nel calcio italiano accadde l'impensabile: il Cagliari di Riva e dei suoi compagni Albertosi e Reginato, Tampucci, Cera, Niccolai e Tomasini, Domenghini, Nené, Martiradonna e Mancin, Poli, Brugnera, Greatti e Zignoli, Gori e Nastasio, diventa una grande squadra e vince lo scudetto. Era il 1970. Storia che parte da Leggiuno, in provincia di Varese, e attraversa l'Italia seguendo le magie, le sfide sportive ma anche umane, le ombre del suo protagonista. L'avventura di Riva e del Cagliari è sogno e realtà. Da allora non ha mai smesso di essere tramandata, di generazione in generazione, da chi c'era e da chi l'ha sentita raccontare. Un fatto rivoluzionario, inimmaginabile, meraviglioso. Un manipolo di 'figli della guerra', diciassette calciatori tutti nati durante gli anni del secondo conflitto mondiale, e un allenatore, Manlio Scopigno, detto 'il filosofo', portano la fantasia al potere. È l'epopea di un gruppo di uomini prima ancora che di atleti, e dell'isola che li accolse e li plasmò. L'eterno poema di gioie e tragedie, poesia e sentimenti, coraggio e paure, miserabili debolezze e nobili slanci di cui è capace l'animo umano.