OLTRE LE OLIMPIADI - COME LA SCIENZA COMBATTE IL CANCRO E GLI ATLETI LO VINCONO SUL CAMPO di COGNETTI F. - BOLDRINI M.

9788830901056

OLTRE LE OLIMPIADI - COME LA SCIENZA COMBATTE IL CANCRO E GLI ATLETI LO VINCONO SUL CAMPO di COGNETTI F. - BOLDRINI M.

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Ean 9788830901056
TitoloOLTRE LE OLIMPIADI - COME LA SCIENZA COMBATTE IL CANCRO E GLI ATLETI LO VINCONO SUL CAMPO
AutoreCOGNETTI F. - BOLDRINI M.
EditoreCAIRO
CollanaEXTRA
Data pubblicazione23/07/2020
Lo sport ha un ruolo fondamentale nella lotta contro molte malattie, compresi i tumori. Tanto che l'attività fisica continuativa rientra a pieno titolo tra le più importanti forme di prevenzione. Ma lo sport comprende anche molte storie di atleti che hanno combattuto la sfida più grande, quella contro il cancro: dalla velocista Raelene Boyle alla tennista Martina Navrátilová, dal velista Santiago Raúl Lange al nuotatore Eric Shanteau. Sportivi diventati campioni due volte, la cui carriera è legata a doppio filo alle Olimpiadi. C'è chi ha vinto un oro poco dopo essersi sottoposto a un'operazione al polmone chi, partendo da Fregene, reduce da un tumore alle ossa, ha lasciato a bocca aperta il pubblico di Rio, meritandosi il soprannome di «maestro» proprio nella specialità in cui è più difficile stupire i brasiliani. Negli ultimi decenni sono stati raggiunti consistenti avanzamenti nella cura del cancro, tali da consentire a molti malati di guarire completamente e ad altri di convivere con il tumore con un'accettabile qualità di vita. La medicina personalizzata e l'immunoterapia costituiscono le nuove frontiere per il trattamento delle neoplasie. In questo volume, Francesco Cognetti e Mauro Boldrini raccontano dieci tra le storie di sport più emozionanti e, ripercorrendo i progressi dell'oncologia tra un'Olimpiade e l'altra, rivivono la magica atmosfera dei Giochi, da Barcellona 1992 fino a oggi. 'Oltre le Olimpiadi' punta però l'attenzione anche sui tanti medici e ricercatori che il cancro l'hanno combattuto e lo combattono ogni giorno con il proprio lavoro. E che hanno permesso di mettere finalmente da parte l'etichetta di «male incurabile».