DIARIO DI UNA SPIA - GIUSEPPE BINDA TRA CANOVA E NAPOLEONE

9788857248233

DIARIO DI UNA SPIA - GIUSEPPE BINDA TRA CANOVA E NAPOLEONE

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Ean 9788857248233
TitoloDIARIO DI UNA SPIA - GIUSEPPE BINDA TRA CANOVA E NAPOLEONE
AutoreAMENDOLA ADRIANO
EditoreSKIRA
CollanaSTORIESKIRA
Data pubblicazione09/12/2022
Chi è il conte Giuseppe Binda? Un lucchese che nei primi anni dell'Ottocento si trova al centro di una rete di patrioti determinati ad appoggiare Gioacchino Murat per liberare l'Italia dal giogo di Napoleone. Le pagine del diario e dei carteggi svelano come, dopo gli studi in legge e i servigi per Elisa Baciocchi, Binda si muova tra Lucca, Napoli e Roma, fingendosi amico di tutti e indossando, grazie al ruolo nella Corte d'Appello, i panni dell'insospettabile, tenendo così celata la sua vera natura di spia. Appassionato bibliofilo, assiduo frequentatore dei salotti aristocratici, tra verità, menzogna e tattiche di dissimulazione, fa la conoscenza di personalità celebri in tutta Europa. Tra queste, la più nota è lo scultore Antonio Canova, del quale diventa sincero sodale. Quando la Baciocchi fugge da Lucca e papa Pio VII ritorna a Roma dopo l'esilio forzato in Francia, determinato a stanare i suoi nemici, Binda viene arrestato dagli austriaci con il sospetto di favorire le istanze prerisorgimentali. Esiliato dal granduca di Toscana, diventa fuggiasco. Giunto in Inghilterra, frequenta il circolo liberale, favorevole all'indipendenza dell'Italia, di Lord e Lady Holland, cui presenta Ugo Foscolo. Qui trova l'amore e si trasferisce in America. Ed è solo l'inizio della sua nuova vita. Adriano Amendola (Roma 1979) insegna Storia dell'arte moderna all'Università degli Studi di Salerno e questo è il suo esordio nel romanzo storico. È esperto di arti applicate e numismatica, di pittura, scultura e architettura rinascimentale e barocca e di collezionismo delle grandi famiglie romane. Tra i suoi ultimi interventi, si segnalano gli studi sulla percezione delle unicità fisiche o psicologiche declinate in immagine dagli artisti. Per questi tipi ha pubblicato Gli Orsini e le arti in età moderna.