ANCORA OGGI, PARLARE DI AUSCHWITZ ? RIFLESSIONI SUL SIGNIFICATO ATTUALE DELLA SHOAH IN UN'OTTICA

9788835137412

ANCORA OGGI, PARLARE DI AUSCHWITZ ? RIFLESSIONI SUL SIGNIFICATO ATTUALE DELLA SHOAH IN UN'OTTICA

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Ean 9788835137412
TitoloANCORA OGGI, PARLARE DI AUSCHWITZ ? RIFLESSIONI SUL SIGNIFICATO ATTUALE DELLA SHOAH IN UN'OTTICA
AutoreAA.VV. POMPLUN A. (CUR.)
EditoreFRANCO ANGELI
CollanaLA SOCIETA'
Data pubblicazione23/09/2022
Perché sprofondare lo sguardo negli abissi più terribili, quelli dei lager, dei campi di sterminio, facendosi coinvolgere e sconvolgere? Anche i testimoni sopravvissuti a quegli orrori hanno taciuto per molti anni. È stato necessario che trascorresse molto tempo perché la verità venisse alla luce. Perché? Uno sguardo più attento a quei temibili abissi ci fa sentire quanto la consapevolezza delle orrende crudeltà perpetrate esalti il valore di ciascuna vita umana e ci fa capire quanto essa sia unica e preziosa e, proprio per questo, sia doveroso preservarla. Tuttavia, la tentazione di abbandonare questo tema è grande e tanti si chiedono perché, invece, continuare a parlarne. Che cosa succederebbe se si cedesse alla tentazione di tacere? La riflessione che ha dato vita a questo volume, scritto da autori italiani e tedeschi, è nata dall'incontro della giornalista Andrea Pomplun con Piero Terracina, uno dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz, scomparso nel 2019. Il volume esalta la necessità di creare un legame tra i testimoni di quegli orrori e le generazioni future, contro il pericolo della banalizzazione, dell'amnesia, del revisionismo, della negazione o anche, più semplicemente, dell'indifferenza. La nostra attuale sordità e cecità non sarebbe forse identica a quella che allora spianò la strada verso l'abisso? Nel libro, religiosi, psicologi, psicoanalisti, giuristi, filosofi, uno storico, una linguista e un giornalista, cercano, in un'ottica interdisciplinare, di rispondere a questa domanda: perché è indispensabile parlare ancora oggi di Auschwitz? Il testo è un invito collettivo a riflettere sull'importanza vitale di guardare oggi, con coraggio, a quegli avvenimenti. Perché la memoria dell'abisso può evitare che l'abisso si ripeta.