1926 - VIAGGIO IN UNIONE SOVIETICA

9791281125063

1926 - VIAGGIO IN UNIONE SOVIETICA

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Ean 9791281125063
Titolo1926 - VIAGGIO IN UNIONE SOVIETICA
AutoreCALZINI RAFFAELE
EditoreSTORIE
Data pubblicazione25/05/2023
Sono trascorsi pochi anni dalla morte di Lenin e al potere è salito Stalin. Raffaele Calzini viene inviato a Mosca e a Leningrado dal Corriere della Sera e racconta ciò che vede. «Tre di notte alba: non sole, chiarore diffuso: cielo latteo silenzio.Insonnia. Mi hanno arrestato alla frontiera russo-polacca per un'inverosimile irregolarità del 'visto' sul passaporto: mi hanno tradotto (poco invidiabile traduzione) a Minsk capitale della Russia bianca, confinato in un gastinitsa (albergo) intersovietico, e rilasciato dopo ventiquattro ore. Intanto ho potuto conoscere molte cose: i soldati, gli uffici e le scuse della G.P.U. i ferrovieri e i doganieri di Njegoreloje la stazione di confine che possiede un ristorante dentro un carrozzone ferroviario in Minsk le cornacchie, le donne, le più antiche carrozzelle guidate dai più vecchi isvoscik del defunto Impero, gli ebrei nel loro quartiere che ha strade pavimentate di legno poi i perfettissimi e regolarissimi treni della Nuova Russia che fischiano col più lugubre rantolo del mondo. Tre di notte alba. Foreste infinite, villaggi che hanno il colore dei tronchi e lo stesso profumo di resina: voli di uccelli palustri su dalle steppe e dalle acque livide e nevose attorno alla Beresina tragica, voli di giornali rivoluzionari, sui marciapiedi delle stazioni, stormi di manifesti rivoluzionari, di bandiere rosse... La situazione economica è difficile, l'inverno minaccioso, il rialzo dei prezzi costante. I commissari del popolo riuniti a convegno in una aula del Kremlino non sanno che cosa decidere. Allora uno di essi, un ebreo, di quelli che hanno trovato comodo e prudente di mutare il loro nome, ma non hanno potuto mutare la voce o il profilo grifagno.... - Forse mio padre potrebbe suggerirci qualche buona soluzione. - Chi è tuo padre? - Mio padre è uno è uno dei più stimati rabbini di Berditchev. - Sta bene mandiamo a chiamare tuo padre. - Il vecchio Abramo arriva...»