Nel corso della Prima guerra mondiale, l'impero ottomano attuò un piano di eliminazione sistematica della popolazione armena, con deportazioni e massacri. È stato il Metz Yeghern, il 'Grande Crimine', il primo genocidio del XX secolo. Questo volume esamina il contesto storico e politico che ha portato allo sterminio, favorito dal disegno nazionalista su base etnica e religiosa dei 'Giovani Turchi' e dalla folle logica della guerra, che ha garantito ai massacratori libertà d'azione e impunità. Come fu attuata una strage di così incredibili proporzioni? Chi diede l'ordine di uccidere? Avvalendosi di nuove indagini e ricerche che in anni recenti hanno fatto luce su una vicenda tragicamente moderna, l'autore, uno dei primi storici italiani a occuparsi della questione armena, cerca di rispondere a questi interrogativi, rivolgendosi in particolare ai giovani e ai lettori che vogliono conoscere, comprendere, ricordare.