CARNEFICI ITALIANI - SCENE DEL GENOCIDIO DEGLI EBREI 1943 - 1945

9788807887482

CARNEFICI ITALIANI - SCENE DEL GENOCIDIO DEGLI EBREI 1943 - 1945

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Ean 9788807887482
TitoloCARNEFICI ITALIANI - SCENE DEL GENOCIDIO DEGLI EBREI 1943 - 1945
AutoreLEVIS SULLAM SIMON
EditoreFELTRINELLI
CollanaUNIVERSALE ECONOMICA. STORIA
Data pubblicazione14/01/2016
La sera del 5 dicembre 1943, il giovane pianista Arturo Benedetti Michelangeli suona al Teatro La Fenice di Venezia. In quelle stesse ore, polizia, carabinieri e volontari del ricostituito Partito fascista - i carnefici italiani - compiono in città una delle maggiori retate di ebrei nella penisola dopo quella condotta dai tedeschi a Roma il 16 ottobre. Sulla base del censimento della popolazione di 'razza ebraica' condotto a partire dal 1938, oltre centocinquanta tra uomini, donne, vecchi e bambini vengono stanati dalle loro case e tradotti alle locali carceri. Nei giorni successivi i loro beni vengono sequestrati, gli appartamenti sigillati o destinati ad altri italiani. I prigionieri saranno poi trasferiti a Fossoli di Carpi, il principale campo di transito degli ebrei nella Repubblica sociale, gestito da forze italiane. Qui saranno detenuti in condizioni precarie e, quindi, caricati su vagoni piombati - dopo la consegna in mani tedesche - su cui verranno condotti alla morte nel campo di sterminio di Auschwitz. Questi eventi si ripeterono in modo analogo, tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1945, nelle principali città e in una miriade di piccoli paesi del centro-nord della penisola italiana. Perché si tende ancora a rimuovere il ricordo di queste vicende, mentre prevale quello dei 'salvatori' e dei 'giusti'? Perché raramente si ricorda che almeno metà degli arresti di ebrei fu condotta da italiani, senza ordini o diretta partecipazione dei tedeschi?