Ritratto di donna che passò dagli agi della Belle Époque agli orrori della Grande Guerra. Grazie a epistolari inediti, viene qui raccontata la vita di Maria Concetta Chludzinska, di nobile discendenza da parte di madre, figlia di una Paolucci delle Roncole e di Wladyslaw Chludzinski, appartenente a un'antica famiglia di origine polacca con vaste proprietà in Bielorussia. Trascorse la sua infanzia a Venezia e durante la Grande Guerra fu crocerossina della Croce Rossa Italiana dopo Caporetto, venne fatta prigioniera dagli austro-tedeschi. È la crocerossina più decorata: medaglie di bronzo e d'argento al valor militare, croce al merito di guerra, medaglia Florence Nightingale, massima onorificenza della Croce Rossa Internazionale.