TERRA SENZA IL MALE. IL PROFETISMO TUPI-GUARANÍ (LA) di CLASTRES HE'LE'NE BOCCOLARI F. (CUR.)

9788857534756

TERRA SENZA IL MALE. IL PROFETISMO TUPI-GUARANÍ (LA) di CLASTRES HE'LE'NE BOCCOLARI F. (CUR.)

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Ean 9788857534756
TitoloTERRA SENZA IL MALE. IL PROFETISMO TUPI-GUARANÍ (LA)
AutoreCLASTRES HE'LE'NE BOCCOLARI F. (CUR.)
EditoreMIMESIS
CollanaANTROPOLOGIA OGGI
Data pubblicazione14/07/2016
Qual è il male da cui l'Altra Terra è appunto esente? La Terra senza il Male è innanzitutto un luogo d'abbondanza: il mais vi cresce da sé le frecce se ne vanno a caccia da sole. Niente più lavoro, dunque. Nemmeno più regole matrimoniali né prescrizione, né proscrizione: 'Date le vostre figlie a chi vi pare!', dicevano i Karai, i Profeti. Ciò significa che l'origine del Male (lavoro, legge) altro non è che la società stessa. La Terra senza il Male è il contrordine, la pienezza nella sovversione. È inoltre e infine il luogo dell'immortalità, mentre quaggiù gli uomini nascono e muoiono. Tutto avviene come se tale fosse la corrispondenza tra l'ordine sociale delle regole (il quale implica lavoro e scambio, sforzo ed obbligo) e l'ordine naturale della generazione (il quale implica nascita e morte) che basterebbe abolire quello per liberarsi di questo. Una religione, dunque, che distrugge lo stato di società: nelle tribù tupi-guaraní precolombiane, essa si generò sotto l'azione e attraverso il Verbo dei Profeti, che annunciavano la possibilità di raggiungere, al termine di esodi che furono ben reali, la Terra senza il Male, luogo d'abbondanza, anti-società, luogo dell'immortalità.