«È stato il mio cuore. Non sono stato io.» Con queste parole, e un coltello insanguinato tra le mani, l'assassino accoglie la polizia. Un giornalista integerrimo e stimato. Che ora è un mostro. Quando l'ispettrice Flavia Mariani lo interroga in carcere, lui conferma la dinamica dell'omicidio. Eppure, qualcosa non la convince. Perché parla del proprio cuore come se fosse un'entità diversa da sé? In passato, l'uomo aveva subito un trapianto di cuore e il donatore era un serial killer mai condannato perché morto accidentalmente. Le prove tardive dei suoi crimini non hanno impedito che quel cuore vivesse in un altro corpo. E ne facesse un assassino. Ma il cuore non è il solo organo ad essere stato donato, e ora Flavia deve trovare gli altri. Per salvarli. O per fermarli.