AUTOSTRADE IN FRANTUMI - IL CROLLO DEL PONTE MORANDI E NON SOLO TRA FINANZA E POLITICA di GALVAGNI LAURA

9788817154956

AUTOSTRADE IN FRANTUMI - IL CROLLO DEL PONTE MORANDI E NON SOLO TRA FINANZA E POLITICA di GALVAGNI LAURA

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Ean 9788817154956
TitoloAUTOSTRADE IN FRANTUMI - IL CROLLO DEL PONTE MORANDI E NON SOLO TRA FINANZA E POLITICA
AutoreGALVAGNI LAURA
EditoreRIZZOLI
CollanaVARIA
Data pubblicazione20/04/2021
'Il Ponte Morandi che, collassando su Genova il 14 agosto 2018, inghiotte per sempre 43 vittime innocenti è l'immagine shock che ha scoperchiato il vaso di Pandora di una scottante storia tutta italiana, lunga più di vent'anni ormai. E non ancora giunta al capitolo finale. È una storia di incuria e di stellari interessi privati, di top manager lasciati talvolta troppo liberi e di potentissimi investitori esteri, ma anche di sonnolenza dello Stato italiano e di errori tecnici occultati nei polverosi faldoni della burocrazia. Eppure, quando tutto era cominciato nel 1999, sembrava di essere nel mondo perfetto. Lo Stato italiano - per garantirsi finanziariamente alla vigilia dell'ingresso nell'Euro - privatizza uno degli asset fondamentali del Paese, cedendone il controllo alla famiglia Benetton, faccia bella e radiosa del nostro capitalismo: un impero costruito vestendo l'Italia, e non solo, di maglioni colorati. Passano gli anni, le tariffe salgono mentre - di fatto all'insaputa della maggioranza del Paese, esclusi gli addetti ai lavori e chi legge a fondo le pagine di Economia - si verificano numerose vicende controverse che Laura Galvagni ricostruisce in questo libro con rigore, documentazione inedita e grande chiarezza, offrendo le chiavi per interpretare un importante pezzo della nostra Storia recente e per prefigurarne gli scenari futuri. Colpi di scena sui diversi fronti - finanziario, politico, giudiziario - si susseguono quasi come in un thriller, ma è la realtà. E, last but not least, resta aperto un delicato interrogativo: chi prenderà in mano le autostrade (chiunque esso sarà) riuscirà a gestirle meglio dei predecessori, dotando l'Italia di un'infrastruttura sicura e adeguata al futuro?'